FERRETTI CON IL VENTO IN POPPA!
Ferretti: utile netto 1° trimestre a 23,9 mln (+7,7% a/a)
Ferretti con il vento in poppa! La società, attiva nella costruzione di yacht di lusso, ha chiuso i primi 3 mesi del 2025 con ricavi netto da nuovo business per 328,5 mln (+5% a/a), Ebitda adjusted di 52,5 mln (+8,9%) con margine del 16% (+60 bp a/a) e utile netto di 23,9 mln (+7,7%).
Nel periodo, sono stati raccolti ordini per 270,6 mln (+1,5% a/a) portando il backlog netto al 31 marzo a 839,6 mln (900 milioni al 31 dicembre 2024).
La Pfn scende, su base sequenziale, di 70 milioni di euro e tocca i 54,6 mln. La performance, commenta il ceo Alberto Galassi in una nota, è stata " trainata principalmente dal forte incremento negli ultimi mesi della domanda di Made-to-measure e Super yachts, che oggi rappresentano insieme circa il 73% del totale portafoglio ordini".
"Questi risultati confermano l'efficacia di una strategia industriale e commerciale chiara e mirata, orientata al consolidamento dei mercati tradizionali e all'espansione nei segmenti a più alta marginalità", aggiunge Galassi, sostenendo che il gruppo Ferretti "prosegue con determinazione il percorso di crescita, investendo in innovazione e qualità, pronti a cogliere le opportunità di mercato per rafforzare ulteriormente la nostra posizione di leadership nel settore della nautica di lusso".
Il capitale circolante netto al 31 marzo 2025 era positivo per 208,3 milioni di euro, in aumento di 83,8 milioni rispetto al 31 dicembre 2024, principalmente per via del ritardo di ordinativi nelle Americhe, in particolare sul segmento composite, rispetto all'usuale stagionalità.
Nel 2025 il gruppo si aspetta di conseguire una crescita dei ricavi tra il 4% e il 5,7% su base annua, ovvero tra gli 1,22 e gli 1,24 miliardi. Nel medio termine il Cagr organico della top line è stimato a circa il 10%, spinto da potenziali operazioni M&A.
L'Ebitda adjusted al 31 dicemnre è atteso tra 201 e 207 milioni (ovvero tra +5,8% e +8,9%) con margine in espansione di 30-50 punti base e, quindi, tra il 16,5% e il 16,7% - per poi superare nel medio termine il 18,5%. Infine, le capex sono proiettate a circa 90 milioni (erano 140,8 mln nel 2024).
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