ZEST, ACCELERATORE ITALIANO PER STARTUP TECH
Zest è l'acceleratore italiano per startup tech nato dalla fusione di LVenture e Digital Magics. La società possiede una linea di ricavi derivante dai servizi e dai programmi di sviluppo per le startup. Ma il vero fulcro è la generazione di valore tramite la rivalutazione delle società in portafoglio, costruito secondo una strategia diversificata; Zest, in particolare, si focalizza sui principali trend tecnologici, dall’Intelligenza Artificiale al Cleantech, fino alle innovazioni digitali applicate alla finanza o al comparto assicurativo, solo per fare alcuni esempi.
NOTIZIA DEL 13/12/2024
“Questa exit, la terza finalizzata nel 2024, dimostra il livello di maturità raggiunto dal nostro portafoglio, che conta campioni tecnologici e startup ad alto potenziale operative nei principali settori industriali", ha detto Luigi Capello, Ceo di Zest. L’acquisizione di Fitprime, secondo il manager "conferma l’attrattività del nostro portafoglio anche da parte di investitori internazionali, frutto del costante lavoro di valorizzazione svolto da tutto il team. La nostra ambizione è lanciare e accompagnare verso il successo la nuova generazione di imprese tecnologiche, creando impatto nel sistema economico e valore per i nostri azionisti”.
Fondata nel 2016, Fitprime è stata lanciata da Zest grazie al programma di accelerazione LUISS EnLabs, nato da una joint venture con l’Università Luiss. Negli anni, la startup è cresciuta fino a divenire la "principale piattaforma italiana per il corporate welfare - ha spiegato Gabriele Ronchini, Ceo di Zest Investments, controllata dell'acceleratore - Questo mercato, in costante crescita, si stima possa raggiungere un valore di oltre 75 miliardi nei prossimi anni e la nostra partecipazione in Wellhub, leader globale del settore, apre interessanti scenari per ulteriori, importanti ritorni".
SEMESTRALE
Il valore complessivo del portafoglio investimenti si è attestato a 57,5 milioni di euro al 30 settembre 2024. Lo ha dichiarato ieri Zest, acceleratore di startup innovative, sottolineando che la cifra, ottenuta secondo i principi contabili IFRS adottati dall’UE, è cresciuta dai 28,9 milioni al 31 dicembre 2023 del solo gruppo Digital Magics (ovvero prima della fusione con LVenture, che ha portato ai risultati attuali).
Nel terzo trimestre del 2024, i ricavi e proventi si sono attestati a 6,12 milioni di euro rispetto ai 4,03 milioni al 30 settembre 2023 (solo Digital Magics). Mentre il risultato netto della gestione investimenti ha un saldo complessivo di -0,87 milioni e, come si legge nella nota stampa, "per via dell'esercizio della OCI option, è attribuito per -2,75 milioni a riserva" e per i restanti 1,88 milioni al conto economico dell'esercizio.
I costi di gestione al 30 settembre 2024 si sono attestati a 8,58 milioni. Invece, il margine operativo lordo del terzo trimestre 2024 è risultato positivo (10,35 milioni) includendo "la differenza da concambio pari a 11,21 milioni".
Gli investimenti effettuati nei medesimi tre mesi, in attività di portafoglio, sono stati pari a 362mila euro e pertanto, al 30 settembre 2024, ammontano complessivamente a 1,44 milioni.
L’indebitamento netto si è attestato a 7,84 milioni al 30 settembre 2024. Il dato al 31 dicembre 2023, pari a 0,76 milioni, è relativo al solo a Digital Magics.
Zest, inoltre, ha fatto sapere che il 15 ottobre è stato sottoscritto un "contratto vincolante per la cessione della partecipazione nella società Checkmoov", che sarà perfezionata entro la fine dell'esercizio. "Al 30 settembre 2024 è stato rilevato l'adeguamento del valore" della quota, "la cui variazione di fair value, pari 2,57 milioni, è stata imputata nel conto economico".
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